Codice etico

Premessa e ambito di applicazione

La Rivista di Psicologia Individuale si propone di offrire ai Soci della S.I.P.I., agli Psicologi e Medici interessati alla Psicologia Individuale e ai cultori della materia uno spazio di condivisione degli esiti delle ricerche orientate ad approfondire i dinamismi psichici alla luce dei principi teorici della Psicologia Individuale.  

Le finalità della Rivista sono ispirate al principio della condivisione e alla diffusione della cultura della qualità e della corresponsabilità. Il modello favorisce il dibattito sull’evoluzione delle linee guida teoriche in relazione alle continue e rapide trasformazioni sociali. La Rivista auspica un confronto creativo tra esperti, studiosi, operatori, comunità e reti che riconoscano la persona al centro di ogni processo psichico e relazionale.

La Rivista di Psicologia Individuale ha l’obiettivo di proporre lavori di ricerca di alto profilo scientifico selezionando lavori che siano frutto di ben documentati approfondimenti, orientati a riflessioni intra-teoriche come pure a confronti tra diverse posizioni teorico-cliniche. 

L'adozione di un Codice etico formale che indichi le linee guida per salvaguardare il livello scientifico e indicare i comportamenti eticamente validi ai Redattori, Autori e Referee può costruire a mantenere la fiducia verso la Rivista e migliorarne la reputazione. 

Tutte le persone coinvolte nella gestione della costruzione di ogni fascicolo della Rivista sono incoraggiate a considerare con attenzione il presente Codice etico e a rivolgere eventuali domande o dubbi al Direttore o al Caporedattore della Rivista.

Responsabilità della Redazione

Il Direttore, il Capo Redattore e il Comitato di Redazione si impegnano a garantire che ogni articolo proposto sia valutato in modo imparziale. Ad ogni Autore deve essere assicurato un giudizio scientifico accurato e esplicitamente motivato

La Redazione deve mantenere la propria indipendenza editoriale e garantire la correttezza delle procedure di valutazione, accettazione o rifiuto dei contributi proposti dagli Autori.

Il Direttore, di concerto con l‘intera Redazione e sentito il parere dei Referee ha la piena responsabilità di accettare o rifiutare un lavoro presentato. Tuttavia, i manoscritti ritenuti chiaramente inappropriati possono essere rifiutati, con opportuna motivazione, senza procedere al lavoro di revisione

Gli articoli presentati per la pubblicazione devono essere valutati in base al contenuto scientifico senza discriminazioni di razza, sesso, orientamento sessuale, religione, etnia, nazionalità o opinioni politiche degli Autori

La Rivista segue un processo di revisione in doppio cieco, in cui gli Autori non conoscono i Referee e viceversa. Inoltre, il team editoriale è tenuto a garantire la riservatezza del processo di revisione in doppio cieco e a non divulgare alcuna informazione che possa identificare gli Autori e i Referee o viceversa.

Due Referee sono invitati a valutare un manoscritto. In casi complessi, Il Direttore e il Capo Redattore possono decidere di invitare un ulteriore Referee o un esperto esterno a fornire una valutazione aggiuntiva.

Dal ricevimento di un manoscritto dovrà essere osservata la massima discrezione e non deve essere rivelata alcuna informazione sul manoscritto ad altri che non siano i Referee, e i componenti del Comitato di Redazione. In ogni caso, l'identità degli Autori non sarà rivelata fino al termine della valutazione  

Il Direttore e il Comitato di Redazione garantiscono che il contenuto di un manoscritto presentato per la pubblicazione non possa essere utilizzato senza l'espressa autorizzazione dell'Autore, anche in assenza di pubblicazione. Le informazioni o le idee ottenute dal lavoro dei referee sono strettamente riservate

Responsabilità dei referee

Il processo di revisione in doppio cieco adottato dalla Rivista comporta un assoluto riserbo: se un Referee è a conoscenza dell'identità dell'Autore o degli Autori, deve informare il Direttore e il Caporedattore e discutere con loro se questa conoscenza possa essere motivo di rifiuto della revisione. I Referee hanno inoltre la responsabilità di evitare di scrivere, fare o dire qualsiasi cosa che possa permettere di essere identificati dall’Autore   

Il Referee che non si senta adeguato a giudicare un manoscritto, in quanto il contenuto non riguarda la sua materia di specializzazione, o che non sia in grado di terminare la valutazione del manoscritto proposto nei tempi previsti, è tenuto a comunicarlo tempestivamente e chiedere di essere sostituito.

Il Referee deve valutare i manoscritti in modo obiettivo, equo e professionale e rispettare l'indipendenza scientifica e intellettuale dell’Autore. Il Referee deve evitare che il processo di valutazione sia condizionato da pregiudizi personali

Il Referee deve rispettare la riservatezza del processo di revisione; non deve discutere il manoscritto con nessuno né condividere con altri alcuna informazione. Inoltre le informazioni privilegiate o le idee ottenute dal Referee attraverso la revisione non devono essere utilizzate per vantaggi personali

Nel valutare il manoscritto e nel formulare i commenti agli Autori, il Referee deve spiegare e supportare adeguatamente i propri giudizi accademici, fornendo agli Autori sufficienti dettagli per giustificare le proprie raccomandazioni.

Il Referee deve conoscere e seguire le linee-guida della Rivista per i revisori quando compie il lavoro di valutazione per la Rivista

Note finali

Il Direttore, il Capo Redattore, il Comitato di Redazione, i Referee e gli Autori devono prendere atto e promuovere questo Codice etico. La mancanza di consapevolezza o l'incomprensione di uno standard etico non costituisce una difesa da un'accusa di condotta non etica.

Il Direttore è responsabile dell'interpretazione, dell'applicazione e del rispetto del Codice etico.

Qualsiasi Autore o Referee che ravvisi una violazione a questo Codice etico può inviare un reclamo al Direttore della Rivista.