L’interpretazione: il paradosso della relazione analitica, fra volontà di potenza e sentimento sociale

Abstract

Nell'intreccio tra teoria e prassi proposto dalle psicologie del profondo, l'interpretazione appare come una potente forma di sintesi tra istanze cognitive e terapeutiche. Più che una comunicazione unidirezionale inviata dall'analista al paziente, l'interpretazione appare come una forma di comunicazione metalinguistica bidirezionale e ricorsiva, che si svolge all'interno del sistema olistico e interattivo rappresentato da analista e paziente. In questa relazione, l'interpretazione appare talvolta come un aspetto paradossale della relazione analitica, proponendo alla coppia analitica una sorta di double bind che analista e paziente devono affrontare ed elaborare. Riportiamo alcuni esempi tratti da racconti mitici e letterari, e dalla nostra prassi analitica, in cui la necessità di interpretazione appare come un paradosso all'interno della relazione. In particolare, esponiamo il caso di un paziente che chiede un'interpretazione in modo paradossale: un'interpretazione analitica sembra essere in grado di elaborare e sciogliere il doppio legame all'interno del paradosso, considerato come linguaggio-oggetto, affrontandolo con il meta-linguaggio della volontà di potenza e del sentimento sociale