Studenti e suicidio

Autori

  • Carl FURTMÜLLER

Parole chiave:

bambino viziato, sentimento di collegialità, riforma della scuola, politica , religione

Abstract

Il suicidio scolastico è solo la punta dell'iceberg del disagio giovanile. La scuola non è la causa, ma è invece lo strumento migliore per individuare e rimediare alle nevrosi e a tutti quei disagi prodotti dal senso di inferiorità e di esclusione dalla società. Furtmüller contrasta la tesi di Freud che vorrebbe che la scuola viziasse gli alunni, perché la scuola è un momento importante per affrontare i compiti della vita sia in termini di lavoro che di amicizie. La partecipazione alla vita degli studenti con un “sentimento di collegialità” permette all'insegnante di comprendere e rimediare anche a situazioni patologiche. Gli impegni burocratici e amministrativi imposti alle valutazioni scolastiche sono strumenti per garantire privilegi immeritati e devono lasciare il posto all'insegnamento vero e proprio e alla cura delle persone

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Pubblicato

2023-06-30