Editoriale
Parole chiave:
storia del movimento adleriano, congresso, IAIP, international association of individual psychology, cultura, potereAbstract
La matrice relazionale della mente presuppone oggi che si rinnovino le dinamiche del rapporto intersoggettivo ed interpersonale tra curante e curato nel contesto di un rapporto empatico piuttosto che mantenere nell’ambito del potere un rigido utilizzo di tecniche standard.
L’orizzonte di “come pensare alla storia”, di un corretto riferimento al metodo scientifico e di ipotesi costruttivistiche, devono peraltro rifarsi sempre alla cosiddetta “metodologia d’appoggio adleriana” (als ob), che indica ipoteticamente quali proprie linee di ricerca e di pratica clinica, una valutazione empirica degli stati soggettivi, in una dimensione di pluralità culturale. La complessità e la molteplicità del sapere porta allo stesso tempo all’unicità dell’individuo ed alla sua comparabilità con gli altri.
L’auspicio è che tutto ciò porti a considerare le attuali proposte adleriane verso modelli di rete che comprendano sia le scienze della vita (prospettive biologiche), sia le scienze del vivente (prospettive individuali), sia le scienze dell’informazione (prospettive della comunicazione).
Di questo e altro si è parlato in occasione del XXIII Congresso della International Association of Individual Psychology che si è tenuto a Torino dal 26 al 29 Maggio 2005.