Per un approccio psicodinamico nella clinica della demenza senile

Autori

  • Secondo Fassino
  • Susanna Marozio
  • Sara Preda
  • Sara Siccardi
  • Paolo Leombruni

Parole chiave:

senile dementia, psicodinamic approach, encouragement

Abstract

Nella pratica medica, psichiatrica e psicologica, la diagnosi di demenza, soprattutto nelle fasi precoci, è non raramente problematica. Il processo diagnostico per la demenza può essere complicato dalla presenza di pseudodemenze; molti segni e sintomi si ritrovano sia nella depressione che nella demenza: è quindi difficile definire quali di questi segni siano manifestazioni dell'una o dell'altra patologia. Nell'approccio psicodinamico, durante il processo di progressiva perdita della struttura nella demenza si verificano esperienze di perdita: affetti depressivi, delirio, comportamenti anomali e arcaici osservati nei pazienti dementi acquistano un significato di difesa, di lotta per la sopravvivenza.
Secondo l'ipotesi della compromissione demenziale, la rottura delle funzioni psico-comportamentali nel paziente demente si basa su una specificità peculiare, in cui le cause patogene e le loro reazioni, soprattutto psicobiologiche, si intrecciano in modo caratteristico.Il modello di riferimento per un approccio generale al paziente demente terminale si riferisce al modello biopsicosociale, al paradigma della comunicazione: questo modello articola interventi farmacologici, psicoterapeutici e riabilitativi, in corrispondenza della patogenesi multifattoriale della demenza. Le strategie di incoraggiamento, legate alla Psicologia Individuale Adleriana, rappresentano una modalità di gestione della relazione terapeutica. È necessario il coraggio di dedicare appuntamenti e investimenti costanti alla ricerca, in ambito clinico biologico e socio-assistenziale, delle demenze

Downloads

Pubblicato

2006-12-31