La rete delle finzioni

Autori

  • Lino Graziano Grandi

Parole chiave:

fiction, idols, hypothesis, rete, ipotesi, stile di vita, finzione

Abstract

Secondo l'autore la “finzione” è una specifica interpretazione positivistica dei valori universali del conoscere e dell'agire. Discuteremo il rapporto che va dall'“ideale” alla realtà, con riferimento al “positivismo idealistico”, rendendo reali alcune credenze che nascono da un atteggiamento unico dell'anima proveniente dai bisogni più intimi, che stabilizzano e seducono, senza che il soggetto penetri veramente nell'essere. In questo modo l'autore stabilisce un collegamento con la filosofia di Vaihinger, dove il “come se” si riferisce principalmente ai processi cognitivi, che sono organizzazioni e sistemi della scienza. Tutta la conoscenza umana è una finzione. Conoscere non significa riflettere passivamente e riprodurre il reale, ma orientarsi ai mezzi pratici della realtà. Sottolineeremo quindi la distinzione psicologica tra finzione e ipotesi, e tra finzione e mezza finzione. La teoria della finzione assume significato come “tecnologia della funzione logica” che permette di definire il valore di idee, principi, categorie, schemi universali, ecc. in relazione alla puntualità dell'esperienza percettiva. C'è quindi una subordinazione pragmatica della conoscenza alla vita e proporrà esempi degli “idoli” più frequenti e arcaici che spesso presiedono - anche in modo incongruo - l'azione umana

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Pubblicato

2010-12-31