Editoriale

Autori

  • Giuseppe Ferrigno

Parole chiave:

storia del movimento adleriano, verbali riunioni in casa freud

Abstract

L’Individualpsicologia con la sua visione del mondo era già conosciuta in Italia sin dall’inizio del secolo: Assagioli e Kaus avevano presentato alla cultura italiana il pensiero adleriano, che era stato, però, duramente stroncato da Lugaro; Adler stesso aveva pubblicato importanti articoli su varie riviste italiane, aprendo un dibattito con la dottrina del carattere di Agostino Gemelli; Levi Bianchini aveva puntualmente recensito le opere adleriane, dando vita a consultori di ispirazione individualpsicologica, pur rimanendo sempre legato formalmente alla psicoanalisi italiana ortodossa; Danilo Cargnello, infine, aveva studiato le opere di Adler, sebbene si fosse rivolto ad altri indirizzi psicoanalitici. Dobbiamo aspettare, quindi, fino alle ore 21.00 del 29 ottobre
1969 per assistere alla nascita della SIPI: una sparuta schiera di cultori e di studiosi di Alfred Adler, composta da Parenti, da Pagani, da Mantellini, da Pagano, da Fiorenzuola e da Marino, si reca, infatti, nello studio del notaio Acquarone, in via Spiga, per stendere l’atto costitutivo dell’associazione alla quale è dato il nome di Società Italiana di Psicologia Individuale, che è prontamente accolta nell’International Association of Individual Psychology nell’XI Congresso Internazionale del luglio 1970.
La Rivista di Psicologia Individuale, per celebrare il trentennale della SIPI, offre all’attenzione dei lettori l’articolo scritto da Egidio Ernesto Marasco, che ripercorre la storia della nascita della Società Italiana di Psicologia Individuale la quale, come sottolinea l’autore, si identifica con la storia di Francesco Parenti e di Pier Luigi Pagani

Pubblicato

1999-06-30