La solitudine di Riccardo III: riflessioni individualpsico logiche sul personaggio shakespeariano

Rubrica Arte e Cultura

Autori

  • Paolo Coppi

Parole chiave:

organic inferiority, will of power, symbolic / diabolic funtions, letteratura, solitudine, storia, psicologia individuale, volontà di potenza, inferiorità d'organo

Abstract

Riccardo III, nella narrativa di Shakespeare, presenta caratteristiche impressionanti per alcune considerazioni di carattere individualpsicologico. Innanzitutto, la reale deformità del suo corpo, segnato dalla mostruosità: l'inferiorità organica diventa sentimento di inferiorità e complesso di inferiorità. Richard pensa a se stesso come a un mostro creato dallo smontaggio della natura. La volontà di potenza di Riccardo è terrificante, non prende la vita, ma solo la morte, sia nella vita sociale che in quella amorosa. Il personaggio di Riccardo presenta una frattura insanabile tra funzione “simbolica” e “diabolica”: non è un uomo, ma solo una funzione diabolica. Pertanto, Riccardo appare come non in grado di trovare alcun legame con la comunità umana, “questo mondo che respira” - come scrive Shakespeare

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Pubblicato

2001-06-30