Salire in “alto”, scendere in “basso”: alpinismo e Individualpsicologia

Autori

  • Giuseppe Saglio
  • Marinella Mazzone

Parole chiave:

inferiority, social interest, mountaineering, inferiorità, alpinismo, psjicologia individuale, sentimento sociale

Abstract

Guardando alla montagna come simbolo assoluto, archetipico, come immagine del mondo e della trascendenza, come legame tra cielo e terra, la nostra mente ricorda la montagna che spaventa e incanta, la montagna che deve essere vista, che deve essere scalata. Le immagini che ne derivano sono accomunate dall'attrazione e dalla tendenza verso l'alto: la scalata può essere considerata come l'avvento del mito dell'eroe e delncome l'avvento del mito dell'eroe e la compensazione dei sentimenti di inferiorità, come il percorso dell'affermazione e della dissoluzione fittizia del limite, ma anche come la conoscenza del finito, come il raggiungimento e la consapevolezza del sentimento di imperfezione e di vulnerabilità; allo stesso modo l'esperienza e l'essere sulla corda possono diventare l'immagine dell'interesse sociale e del senso di appartenenza al genere umano. L'alpinismo è quindi la metafora della conoscenza del mondo e della ricerca e dello sforzo individuale dell'uomo verso la vita, della pratica di rivalutazione dell'ignoto, dell'esperienza profonda della finzione, del confine invalicabile che ognuno trova dentro di sé

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Pubblicato

2001-06-30