Gli equivalenti presimbolici nei sogni e nei primi ricordi: una chiave di lettura prospettica dello stile di vita

Autori

  • Alessandra Bianconi
  • Barbara Simonelli
  • Elisabetta Cairo

Parole chiave:

implicit and esplicit memory, dream, early recollections, narrazione, sogno, memoria implicita, memoria procedurale, interpretazione, memoria esplicita, memoria dichiarativa, primi ricordi, significazione, comprensione

Abstract

In questo articolo proponiamo un'equivalenza tra i significati simbolici dei sogni e dei primi ricordi: entrambi traggono la propria essenza dall'esperienza individuale pre-simbolica. I sogni e i primi ricordi permettono di trasformare simbolicamente le esperienze preverbali e presimboliche in qualcosa che può essere “detto”, espresso e accessibile alla coscienza. Queste idee concordano con i recenti sviluppi psicoanalitici sul ruolo della memoria implicita nella strutturazione della personalità. Secondo Mancia, la memoria implicita (a differenza della memoria esplicita e dichiarativa) non è cosciente e non può essere verbalizzata. La memoria affettiva ed emotiva, che può essere considerata una dimensione della memoria implicita, implica l'esistenza di un nucleo inconscio del sé, un inconscio non represso, che è completamente diverso dall'inconscio “classico” represso descritto nell'opera di Freud.
L'inconscio non represso contiene esperienze presimboliche, che risalgono alle relazioni primarie madre-neonato, che non possono essere ricordate ed espresse a parole, perché la loro dimensione è, “semplicemente”, non verbale. La memoria implicita, affettiva ed emotiva, anche se non cosciente, influenza tutto il nostro percorso di vita ed emerge nella comunicazione non verbale

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Pubblicato

2008-12-31