La demoralizzazione del paziente oncologico nella fase terminale della malattia

Autori

  • Andrea Bovero
  • Marta Tortorici
  • Riccardo Torta

Parole chiave:

psiconcologia, demoralizzazione, paziente terminale, paziente morente

Abstract

L'insorgere del cancro, nella vita delle persone, coinvolge molti aspetti della loro esistenza. Optando per un approccio biopsicosociale, è possibile indagare sulle ipotetiche ragioni, sui diversi effetti della malattia, considerando anche i bisogni psicologici del paziente oncologico. Questo studio sperimentale ha l'obiettivo di indagare il costrutto di demoralizzazione: si tratta di una delle risposte emotive più ricorrenti che il paziente oncologico manifesta durante la fase finale della malattia. L'obiettivo principale è esaminare la relazione tra la demoralizzazione e gli altri sintomi psicologici del cancro: ansia e depressione. Questi due costrutti sono stati analizzati in relazione alle cinque dimensioni della demoralizzazione: perdita di significato e di scopo, disforia, avvilimento, impotenza e senso di fallimento. Inoltre, essendo un contesto di cure palliative, è stata valutata l'eventuale presenza di dolore e quanto questo potesse influire sulla demoralizzazione. Il campione, composto da 47 pazienti oncologici con diagnosi di tumore eterogenee e un'aspettativa di vita non superiore ai quattro mesi, è stato reclutato nell'Hospice “Vittorio Valletta” di Torino. Sono stati somministrati i seguenti test: Visual Analog Scale (VAS), Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS), Demoralization Scale (DS), oltre a dati clinici e socio-demografici.
I risultati, in accordo con altri studi presenti in letteratura, hanno confermato l'influenza reciproca tra la demoralizzazione e i sintomi ansioso-depressivi. L'assenza di correlazione tra dolore e demoralizzazione è un risultato importante da osservare, anche se non statisticamente significativo in questo studio. I risultati forniscono un'ulteriore prova dell'importanza di non sottovalutare come la demoralizzazione del paziente oncologico terminale sia associata al disagio fisico, psicologico ed esistenziale. Occorre quindi ricordare uno degli obiettivi delle cure palliative, e anche della psico-oncologia: è importante garantire ai pazienti terminali una buona qualità di vita, priva di dolore inutile, e quindi una morte dignitosa e “buona”

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Pubblicato

2017-06-30