I “nuovi bambini” in psicoterapia: dalle dinamiche impotenza-onnipotenza al processo inferiorità-superiorità. Riflessioni e strategie terapeutiche
Parole chiave:
cambiamento, infanzia, psicoterapia, età evolutiva, psicoterapia infantileAbstract
I recenti cambiamenti socio-culturali hanno un impatto significativo sul processo di crescita dei bambini di oggi e producono nuove dinamiche psichiche. Il sentimento di inferiorità teorizzato dalla Psicologia Individuale, basato sull'esperienza prima e sulla consapevolezza poi dei propri limiti che porta al desiderio di superarli, lascia il posto all'illusione di onnipotenza creata dalla mancanza di limiti che caratterizza i nuovi stili educativi.
L'indebolimento della Legge del Padre fa sì che il bambino rimanga nel regno del piacere, del legame narcisistico, del non riconoscimento dell'Altro. Anche in psicoterapia, si nota una diminuzione dei casi in cui il focus iniziale dell'intervento tratta le compensazioni dei sentimenti di inferiorità, mentre aumentano le situazioni in cui è necessario fornire un contenimento e una differenziazione di un mondo interno caotico e sregolato, sostenere il riconoscimento dei limiti e dell'Altro, rafforzare la capacità di tollerare la frustrazione che l'impatto con la realtà sociale comporta, ridurre le oscillazioni di onnipotenza-impotenza a cui il bambino oggi è esposto. Obiettivi di questa comunicazione sono la presentazione di questi fenomeni e la descrizione del tipo di lavoro sul mondo emotivo necessario nella terapia con i nuovi bambini, attraverso un'attenta modulazione della relazione e una parallela formazione dei genitori per produrre cambiamenti nei metodi educativi. In molte situazioni, il lavoro psicoterapeutico sul sentimento di inferiorità, sulle compensazioni e sulla loro armonizzazione con l'interesse sociale è un passo più avanzato a cui il bambino accede solo dopo aver raggiunto un livello di funzionamento psichico più maturo