Neuroscienze e dinamiche profonde del cambiamento nella relazione psicoterapeutica
Parole chiave:
cambiamento, neuroscienze, inconscio, psicodinamicaAbstract
Recentemente, le tecniche di scienza del cervello, oltre alle meta-analisi cliniche, hanno confermato l'efficacia della psicoterapia, soprattutto psicodinamica. Queste indagini mirano a identificare il nucleo di quei fattori che promuovono i cambiamenti per attivarli il più precocemente possibile.
Studi e ricerche nel campo delle neuroscienze hanno studiato problemi cruciali come l'alleanza terapeutica, che è sia fattore che risultato del cambiamento, i cambiamenti cerebrali indotti dalla psicoterapia e soprattutto l'inconscio come processo neuropsicologico. I contributi neurobiologici sulla memoria procedurale, la funzione del sogno e i meccanismi di difesa, i processi biopsicologici dell'attaccamento e le configurazioni dei neuroni specchio dell'empatia/compassione, i processi intrapsichici/interpersonali come la simulazione incarnata e la sintonizzazione intenzionale hanno riconosciuto la principale caratteristica implicita, affettiva piuttosto che cognitiva, inconscia piuttosto che cosciente, di tale dinamica relazionale tra paziente e terapeuta che ha alcuni effetti che promuovono il cambiamento anche nel qui e ora del setting. La scienza del cervello fornisce un corpo crescente di prove sulle dinamiche che promuovono il cambiamento, suggerendo un contatto profondo tra paziente e terapeuta come elemento centrale del cambiamento. Le emozioni esistenti tra paziente e terapeuta sono espressioni implicite e non verbali, piuttosto che esplicite e verbali: cervello destro piuttosto che sinistro, con sequenze di contaminazioni e trasformazioni reciproche. Le componenti neurobiologiche essenziali del cambiamento comportano una riorganizzazione - attraverso nuove modalità comportamentali nel setting - di vecchie memorie patologiche per ottenere una nuova memoria che è l'effetto del coinvolgimento emotivo empatico ottimale del terapeuta nella relazione paziente-terapeuta. L'atteggiamento e il controatteggiamento sono il risultato della rielaborazione interiore del transfert e del controtransfert del terapeuta, del transfert del paziente, dello scambio reciproco e continuo di affetti, fiducia, rifiuto, emozioni, aspettative...
I risultati futuri delle linee di ricerca sulle dinamiche neurobiologiche della psicoterapia potrebbero portare all'identificazione di marcatori di diagnosi e terapia con l'obiettivo di chiarire quali individui possono trarre beneficio da ciascun tipo di psicoterapia e da quale focus nel contesto della relazione terapeutica